Arte contemporanea in Puglia

La Basilica di Siponto (Siponto - FG)

All’interno del parco archeologico di Siponto, vicino a Manfredonia nel foggiano, l’artista italiano Edoardo Tresoldi, nel 2016, è stato chiamato a realizzare un’opera grandiosa: la basilica di Santa Maria Maggiore. Commissioned by Ministry of Cultural Heritage and Activities and Tourism, è un’istallazione permanente che ripropone le fattezze di quella che doveva essere la basilica paleocristiana edificata in questo luogo. Edoardo Tresoldi, classe 1987, è stato inserito da Forbes nel 2017, tra gli under 30 più influenti del mondo.  La sua caratteristica è quella di lavorare con rete metallica, creando istallazioni mastodontiche che producono un effetto straniante dovuto alla “leggerezza” del materiale con cui sono elaborate.  L’opera di Siponto, che ha un titolo evocativo, “Dove l’arte ricostruisce il tempo”, è alta 14 metri, pesa circa 7 tonnellate e per realizzarla ci sono voluti 4.500 m di rete metallica.

Il Museo Pino Pascali (Polignano a mare - BA)

Il museo Pino Pascali nasce nel 1998 grazie a un prezioso lascito della famiglia Pascali.  Pino Pascali è il più grande artista pugliese, morto tragicamente a 33 anni nel 1968.  Nonostante la sua giovane età, Pascali, aveva già ottenuto la sua prima personale, 1965, in una prestigiosa galleria romana che gli aveva regalato l’attenzione di critici d’arte influenti.  Pochi mesi prima della morte, nell’estate del 1968, era stato invitato a partecipare con una sala personale alla XXXIV Biennale di Venezia. Dal 2010 il museo si è trasformato in Fondazione e propone, oltre alla collezione permanente Pascali, molte temporanee, le opere degli artisti pugliesi più significativi e quelle degli artisti vincitori del Premio intitolato al maestro.

Il Santuario della Pazienza:
la casa museo di Ezechiele Leandro (San Cesario – LE)

Vale sicuramente una visita nella parte più meridionale del tacco d’Italia, la casa di Ezechiele Leandro, artista pugliese; figura tormentata e controversa dell’arte contemporanea. Il “santuario della pazienza”, cosi l’artista aveva definito la sua casa museo di San Cesario, fu inaugurato da Leandro nel 1975, dopo 15 anni di lavoro. Entrare in questo angolo di mondo, ormai circondato da alte mura per evitare saccheggi e vandalismi, è già un’esperienza. L’intera area è coperta da sculture e mosaici che rappresentano l’apocalisse, la passione di Cristo, il giudizio universale, i mostri con cui Leandro combatteva, e figure mitiche prodotte da una mente geniale e complessa. Visitare questo luogo significa restare attoniti difronte a un’imponente “poesia” fatta di materiali, anche di scarto, tramutati in opere meravigliose.